Ponte Rosso Galleria Virtuale

 

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Invito Sperati

 

GALLERIA PONTE ROSSO
20121 - Milano via Brera 2
Tel./Fax 02/86461053
E-mail:ponterosso@ponterosso.com
Corrispondenza: via Monte di Pietà 1/A
Orario di apertura: 10-12.30  /  15.30-19
Chiusura: domenica mattina e lunedì

 

In copertina:

Gaetano Sperati
Tramonto (Lido di Venezia), 1954 
olio su cartone (particolare)

GAETANO SPERATI
(Milano 1908 - Varese 1975)


Dal 4 al 21 aprile 2002

Inaugurazione giovedì 4 aprile alle h 18

G aetano Sperati è il nome di quella originalissima figura dell'ambiente artistico milanese che mirabilmente riuniva in una sola persona le qualità del sagace esperto d'arte, del competente storico dell'arte italiana dell'Ottocento, del raffinato collezionista e dell'appas-sionato pittore. Sono le diverse superfici di quella poliedrica personalità che ha nell'arte la ragione della sua forma e della sua qualità. È come se ci trovassimo al cospetto di un rilucente prisma che rifletta ad ogni sua inclinazione, le diverse cromie che l'orizzonte artistico sa luminosamente restituire quando ha la sua fonte luminosa nel sentimento della bellezza. La sua intensa sensibilità di collezionista culminerà in quella preziosissima raccolta che la moglie, signora Anna Maria Orsi, fedele custode della memoria dell'artista, ha destinato alla Pinacoteca Ambrosiana, che, riconoscente, ha allestito tra le sue mura dense di storia illustre, un'antologica dell'opera di pittura di Gaetano Sperati, e che oggi ci viene riproposta, in diversa misura, dalla Galleria Ponte Rosso. Come ci ricorda Raffaele De Grada nel suo denso ed acutissimo saggio introduttivo per la monografia che accompagnava quella prestigiosa mostra, "Sperati era un conoscitore, un mercante nel senso classico, non improvvisato. Ma a monte era un pittore ed è sempre stato un artista", confermando così quale fosse la sorgente luminosa che irradiava ogni aspetto della sua intensa personalità. È quella sorgente luminosa che ha il timbro delle tiepide luci dei cieli lombardi, che in diverse opere di Sperati scende a riflettersi nelle giornate di neve della vecchia Milano o a farsi strada tra la sua nebbia, quasi una sorta di cortina discreta che avvolge la laboriosa e instancabile attività cittadina, che l'artista ci restituisce nella rappresentazione degli angoli della nostra città filtrati dalla sua profonda conoscenza della pittura dell'Ottocento lombardo. Ed è la medesima luce che si dilata felice nei cieli delle sue visioni di mare, che si increspa sulle onde, ritaglia le sagome dei bagnanti, lampeggia nei variopinti riflessi dei canali della laguna veneziana per divenire, alla fine, puro colore guizzante nei dinamismi lucenti delle ultime opere che avranno per tema la musica e la danza. Ed è anche la stessa luce che filtra nel pulviscolo della difficile tecnica del pastello che a fianco dell'attività pittorica ci rende il ventaglio completo dell'attività più segreta di Gaetano Sperati, che l'artista ha saputo coltivare con quella discrezione che le personalità più sensibili sanno riservare alle cose preziose, e che oggi è qui testimoniata in questa rassegna che ce ne propone le sue immagini più rappresentative, per rinnovarne la memoria nella sua forma più felice e splendente.

                                                                             Carlo Adelio Galimberti

 

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