GAETANO
SPERATI
(Milano 1908 - Varese 1975)
Dal 4 al 21 aprile 2002
Inaugurazione
giovedì 4 aprile alle h 18
G aetano Sperati è il nome di quella originalissima figura
dell'ambiente artistico milanese che mirabilmente riuniva in una sola persona le qualità
del sagace esperto d'arte, del competente storico dell'arte italiana dell'Ottocento, del
raffinato collezionista e dell'appas-sionato pittore. Sono le diverse superfici di quella
poliedrica personalità che ha nell'arte la ragione della sua forma e della sua qualità.
È come se ci trovassimo al cospetto di un rilucente prisma che rifletta ad ogni sua
inclinazione, le diverse cromie che l'orizzonte artistico sa luminosamente restituire
quando ha la sua fonte luminosa nel sentimento della bellezza. La sua intensa sensibilità
di collezionista culminerà in quella preziosissima raccolta che la moglie, signora Anna
Maria Orsi, fedele custode della memoria dell'artista, ha destinato alla Pinacoteca
Ambrosiana, che, riconoscente, ha allestito tra le sue mura dense di storia illustre,
un'antologica dell'opera di pittura di Gaetano Sperati, e che oggi ci viene riproposta, in
diversa misura, dalla Galleria Ponte Rosso. Come ci ricorda Raffaele De Grada nel suo
denso ed acutissimo saggio introduttivo per la monografia che accompagnava quella
prestigiosa mostra, "Sperati era un conoscitore, un mercante nel senso classico, non
improvvisato. Ma a monte era un pittore ed è sempre stato un artista", confermando
così quale fosse la sorgente luminosa che irradiava ogni aspetto della sua intensa
personalità. È quella sorgente luminosa che ha il timbro delle tiepide luci dei cieli
lombardi, che in diverse opere di Sperati scende a riflettersi nelle giornate di neve
della vecchia Milano o a farsi strada tra la sua nebbia, quasi una sorta di cortina
discreta che avvolge la laboriosa e instancabile attività cittadina, che l'artista ci
restituisce nella rappresentazione degli angoli della nostra città filtrati dalla sua
profonda conoscenza della pittura dell'Ottocento lombardo. Ed è la medesima luce che si
dilata felice nei cieli delle sue visioni di mare, che si increspa sulle onde, ritaglia le
sagome dei bagnanti, lampeggia nei variopinti riflessi dei canali della laguna veneziana
per divenire, alla fine, puro colore guizzante nei dinamismi lucenti delle ultime opere
che avranno per tema la musica e la danza. Ed è anche la stessa luce che filtra nel
pulviscolo della difficile tecnica del pastello che a fianco dell'attività pittorica ci
rende il ventaglio completo dell'attività più segreta di Gaetano Sperati, che l'artista
ha saputo coltivare con quella discrezione che le personalità più sensibili sanno
riservare alle cose preziose, e che oggi è qui testimoniata in questa rassegna che ce ne
propone le sue immagini più rappresentative, per rinnovarne la memoria nella sua forma
più felice e splendente.
Carlo
Adelio Galimberti
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