LUIGI BRAMBATI
nel centenario della
nascita
(Castiglione d'Adda 1925 -
1983)
Dal
2 al 25 ottobre 2025Inaugurazione
giovedì 2 ottobre alle 18.00
Testo critico in catalogo e presentazione
in galleria di CARLO ADELIO GALIMBERTI
Giovedì 2
ottobre 2025 ore 18,
alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano), inaugura la mostra di
LUIGI BRAMBATI che i figli Adriana e Alessandro, con la Galleria
Ponte Rosso hanno voluto allestire nel ricordo del centenario della
nascita. In mostra trenta dipinti e una selezione di
acquerelli e disegni realizzati dall’artista negli anni ‘70 e inizio ‘80
prima che mancasse nel 1983 a soli cinquantotto anni al culmine di un
periodo di grande intensità creativa.
“Nel marzo del 1973 la
Ponte Rosso Edizioni d’Arte di Orlando Consonni apriva la sua Galleria in
via Brera a Milano, diretta da Nanda Gatti Consonni. Allora l’artista più
giovane, più intraprendente, ricco di una carica vitale sorprendente, colma
di talento e di simpatia, era Luigi Brambati. Nel gennaio 1975 eravamo in
tanti: pittori, collezionisti, amici a festeggiare in galleria i suoi
cinquant’anni. Dopo solo otto anni il destino ha fermato la sua esuberanza,
la sua creatività.”
Quest’anno, in occasione
del centenario della nascita, desideriamo con questa sua mostra ricordare
l’artista e l’amico. I dipinti, che la sua famiglia ha conservato, ci fanno
ritrovare oggi quella grande umanità che Brambati ha saputo trasmettere
sulle tele con sapiente entusiasmo, che possiamo ammirare in esposizione e
in catalogo,
dove Carlo Adelio Galimberti scrive…
“con questa
mostra non si celebra soltanto un anniversario ma, grazie alla sua opera,
possiamo riflettere sull’importanza decisiva della pittura figurativa quale
determinante contributo poetico alla nostra vita. Sì, perché la poesia, in
questo caso quella della pittura, è l’elemento che ci sollecita a scovare il
senso del mondo, e snidare in esso la particolarità indispensabile che ci
contraddistingue come umani”...
Luigi
Brambati è
nato a Castiglione d’Adda nel 1925. La sua formazione avviene nel
capoluogo lombardo nell'immediato dopoguerra. Frequenta la Scuola del
Castello. Si lega d'amicizia con numerosi artisti come Fedeli, Consadori,
Castellani, Moro, Labò, Barbieri e Novello. Partecipa alle prime mostre
della Permanente e delle Biennali di Brera. Ordina le prime personali alla
Galleria Gussoni e richiama subito su di sé le attenzioni critiche di Carrà
e Borgese. Sulla scia di Vellani Marchi e Consadori è affascinato dal
paesaggio lagunare che ha per polo di attrazione l'isola di Burano. La meta
successiva è la Bretagna. Diventerà il luogo più importante della sua
pittura. Muore dopo breve malattia nel 1983.
