LURAGHI incontra LURAGHI
Dal
9 al 30 aprile 2022
Inaugurazione
sabato 9 aprile ore 18
Presentazione di PABLO ROSSI
Chiara Luraghi
presenta alla Galleria Ponte Rosso, forte dei suoi 75 anni di attività
pittorica, i suoi lavori più recenti realizzati ad acquerello sul tema del
paesaggio e una selezione di dipinti ad olio
raffiguranti paesaggi e
composizioni. L’artista
ha voluto dedicare uno spazio della mostra alle opere (acquerelli e
pastelli) del padre Giuseppe Eugenio Luraghi, mostrando un aspetto della
vita del manager che aveva sempre tenuto nascosto nonostante dipingere fosse
stato da sempre il suo sogno.
In mostra cataloghi e monografie di Chiara Luraghi nonché alcuni libri
scritti negli ultimi anni
dalla pittrice fra i quali due
dedicati al padre:
“L’altro Presidente”
e “Noialtri”.
Sono esposti, inoltre, alcuni libri (saggi, poesie e racconti) scritti da
Giuseppe E. Luraghi. Ricordiamo:
“Presentimento
di poesia”,
Garzanti Editore 1940;
“Le
macchine della libertà”,
Bompiani Editore 1967, “Capi si diventa” Rizzoli Editore 1974 e
“Incontri
eccellenti”
Sperling & Kupfer 1991.
“Complicità
e competizione sono i due poli
intorno ai quali si sviluppa in genere il rapporto tra due persone che
operano nello stesso campo. In questo caso il rapporto riguarda Giuseppe
Eugenio Luraghi
e sua figlia, Chiara.
Il primo avrebbe voluto fare il pittore, ma finisce per diventare uno dei
principali manager dell’Industria
italiana del secolo scorso. Scopre però la sensibilità
artistica della figlia Chiara
e la spinge verso la pittura. Lei diventa allieva di pittori amici del
padre, il quale fa così in modo
da evitare che la figlia vada nella
“peccaminosa”
Accademia di Brera.
Luraghi senior segue sempre Chiara nella sua attività
artistica, incoraggiandola e
incitandola. La giovane lavora con tenacia e la sua attività
artistica raggiunge la maturità
con una ricerca inesausta di
segno figurativo.
Ma la complicità è in qualche caso sostituita dalla competizione: Luraghi
tenta di sfidare sul piano artistico la figlia. È celebre in famiglia ciò
che succede una volta che i due vanno a dipingere insieme: alla fine il
padre guarda il quadro della figlia, poi fa a pezzi il proprio.
Il tempo passa e Chiara si è ormai affermata, come dimostrano i quadri e gli
acquerelli esposti in questa mostra.
Luraghi padre approfitta però degli ultimi anni della sua vita per
dare respiro in modo sommesso alla sua vocazione, realizzando acquerelli e
pastelli.
Il corpus di questo lavoro è stato riscoperto in famiglia. La figlia Marina
ne ha fatto un libro edito con la Galleria Ponte Rosso, mentre la figlia
Chiara gli ha dedicato una parete della sua personale.
È una ripresa della competizione tra Giuseppe e Chiara? In realtà
si tratta di una figlia che
rende un affettuoso onore delle armi al padre, riconoscendo l’irriducibilità
della sua vena artistica. I
visitatori di questa mostra potranno cercare di intuire quanto la pittura di
Chiara abbia influenzato Giuseppe.”
Pablo Rossi
Milano, marzo 2022
Chiara
Luraghi è nata a Milano.
Si dedica presto e seriamente allo studio della pittura e della scultura
percorrendo un lungo tirocinio con il maestro Domenico Cantatore, il pittore
brasiliano Candido Portinari e la scultrice Genny Mucchi.
Affronta la sua prima mostra personale a Roma nel 1956 e nella sua città
natale nel 1958. Ne seguono
numerose altre in varie città
italiane ed europee alternate
ad importanti mostre collettive nazionali e internazionali.
Compone con misura e eleganza e sa pervenire con speditezza e sintesi
pittorica ad un equilibrio formale con spontaneità
e naturalezza, perché la sua
pittura è collegata al senso più vero della vita, inteso come rapporto con
la natura, con le stagioni, con il volgere delle luci, con il trascorrere
del tempo.
