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in copertina:
Paolo Paradiso
Early days, 2010 - olio su tela
cm 90x120
GALLERIA PONTE
ROSSO
20121 - Milano via Brera 2
Tel./Fax 02/86461053
E-mail:ponterosso@ponterosso.com
Corrispondenza: via Monte di Pietà 1/A
Orario di apertura: 10-12.30 / 15.30-19
Chiusura: domenica mattina e lunedì
Domenica 4 e lunedì 5 aprile chiuso per
festività pasquali
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PAOLO
PARADISO
Metropolis
Dal
25
marzo al 18 aprile 2010
Inaugurazione
giovedì 25 marzo alle h 18
L'artista (vincitore nel 2004 della quinta edizione del Premio
di Pittura Carlo Dalla Zorza indetto dalla Galleria Ponte Rosso)
presenta, in questa mostra personale, venticinque nuovi dipinti
ispirati all'America degli anni cinquanta.
Paolo Paradiso nasce a Milano. Intraprende
studi di grafica pubblicitaria ma si dedica contemporaneamente alla
pittura di cui è appassionato da sempre. Comincia a occuparsi anche
di fotografia tanto che nel 1978 apre un suo studio fotografico e
diviene collaboratore di riviste di moda e studi pubblicitari. Nel
1983 una svolta importanrte: decide di trasferirsi negli USA
stabilendosi a Chicago. Durante gli anni trascorsi in America la
pittura, mai abbandonata, diviene sempre più importante fino a
diventare la sua attività prevalente. Nel 2003 espone la sua
produzione americana alla Michael H. Lord Gallery di Chicago. Dal 2004
ritorna a Milano, dove attualmente risiede. Nello stesso anno
partecipa al Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza indetto dalla
Galleria Ponte Rosso e ottiene il I Premio. Nella primavera del 2005
espone in mostra personale presso l'Università Bocconi e in settembre
tiene la sua prima mostra personale alla Ponte Rosso dal titolo
L'America dipinta di Paolo Paradiso, presentata in catalogo da Carlo
Adelio Galimberti; nel 2006 presenta An American Theme. Nel 2007 tiene
la personale Atmosfere americane al Centro Culturale del Comune di
Pizzighettone, mostra presentata in catalogo da Damiana Tentoni. Negli
anni seguenti, sempre alla Ponte Rosso, espone Music for the eyes
(2008) e Four Years After (2009) fino all'attuale Metropolis (2010)
presentata in catalogo da Flamino Gualdoni.
Scrive FLAMINIO GUALDONI (presentazione in
catalogo, febbraio 2010):
(...) Le serie pittoriche di Paradiso raccontano la
stessa città che, nel 1929, veniva scolpita dalle parole di Bernard
Fay, storico francese grande amico di Gertrude Stein: New York
"ci sovrasta con la sua magnificenza incongrua, il suo potere e
la sua voluttuosità", con "linee rette ovunque, orizzontali
e verticali" che creano "una città di rettangoli, dura e
brillante, il centro di una vita intensa che essa espande in ogni
direzione": è insieme "abietta e opulenta", ma è
l'unico luogo del mondo capace di ricostruirsi ogni volta di nuovo, di
essere e sapersi veramente moderna. Paradiso è innamorato di
quell'immagine, di quelle immagini, tanto da proiettarvi, in una
scelta di vita affatto particolare, le proprie stesse scelte ed
esperienze biografiche. Vive la metropoli d'oggi continuamente
proiettandovi quella, non meno autentica e vitale, che l'iconografia
novecentesca gli ha consegnato, distillata in una misura
sovratemporale. Da qui la sua passione per la fotografia storica,
quella che da Sheeler appunto rimonta sino ai panorami stranianti
della mitica Fairchild Aerial Surveys, quelle delle strade brulicanti
e delle insegne, quella che diverrà, ma ancora non è, Pop. (...)
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