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Bibliografia essenziale
ENZO FABIANI
La pittura "naturale" di Chiara Luraghi
Quaderno n° 51 della Linea Ponte Rosso, Consonni Ed., Milano 1988
LUIGI CAVALLO
Chiara Luraghi. La pittura rifletta se stessa - Galleria
Ponte Rosso Ed., Milano 2000
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CHIARA LURAGHI
Generazione di Continuità
Chiara Luraghi nasce a Milano. Si dedica presto e seriamente
allo studio della pittura percorrendo un lungo tirocinio tecnico con i maestri: Genny
Mucchi, Domenico Cantatore e Candido Portinari noto pittore brasiliano. Affronta la sua
prima mostra personale a Roma nel 1956 e nella sua città, a Milano nel 1958. Ne
seguiranno numerose altre in varie città italiane alternate ad importanti mostre
collettive nazionali. Fra le altre: VII e VIII Quadriennale di Roma, Biennali di Milano
alla Permanente, Premio Campione d'Italia, Premio città di Marsala, Premio Michetti,
Maggio di Bari. Matura nel tempo la sua personalità artistica impegnandosi in una ricerca
ininterrotta di stile e di linguaggio, scandita dai toni dominanti della sua tavolozza,
che pur ricca di finezze cromatiche alterna periodi scuri a periodi chiari. Un'alternanza
che rivela la natura sensibile del suo animo sempre in rapporto emozionale con i modelli e
i temi della sua arte. Sono i fiori, le cose semplici ed umili della vita quotidiana, i
paesaggi luminosi delle dolci colline del Garda, le persone care. Compone con misura ed
eleganza e sa pervenire con speditezza e sintesi pittorica ad un rigoroso equilibrio
formale. E questo avviene, avvertono i critici, con spontaneità e naturalezza, perché la
sua pittura "è collegata al senso più vero della vita, inteso come rapporto con la
natura, con le stagioni, con il volgere delle luci, con il trascorrere del tempo".
Artisti, scrittori e critici illustri hanno parlato di lei e della sua arte in varie
occasioni come Filippo Abbiati, Luciana Baldrighi, Riccardo Barletta, Renzo Biasion,
Francesca Bonazzoli, Leonardo Borgese, Liana Bortolon, Rossana Bossaglia, Arturo Bovi,
Luciano Budigna, Raffaele Carrieri, Domenico Cantatore, Corrado Corazza, Cristoforo De
Amicis, Raffaele De Grada, Enzo Fabiani, Cecilia Gandini, Sebastiano Grasso, Massimo
Infante, Ermanno Krumm, Mario Lepore, Eugenio Luraghi, Giorgio Mascherpa, Mario
Monteverdi, A. Natali, Alcide Paolini, Franco Passoni, Domenico Porzio, Attilio Rossi,
Alberico Sala, Leonardo Sinisgalli, Sergio Solmi.
Scrive Luigi Cavallo , nella monografia della Linea Ponte Rosso: "Il luogo mentale,
emotivo, nel quale si svolge il lavoro di Chiara Luraghi partecipa di molti interessi,
meglio, di molti affetti: c'è l'attenzione lentamente conquistata per quanto si
custodisce attorno, fiori, oggetti, nature morte, le stanze, gli ambienti familiari, o
negli "immediati dintorni", come le piace dire mutuando da un titolo di Vittorio
Sereni. L'arte per lei ha necessità più che di provocare comprendere, di suscitare
pensieri con cauti spostamenti di spazi, ben meditate posizioni figurali. Un insieme
quindi di perizia artigiana e di trasporto in profondo della visione che arriva a farsi
pittura dopo un accorto vaglio così che non rimangano fondo di esibizione o tentazioni
sperimentali - poiché è l'esperienza più che l'esperimento a interessarla. Chiara si
accosta alla natura con animo sgombro, disposta ad accettare ogni dono visivo, toccando i
profili sussultati dalla luce come passando il dito su forme amiche, e uno scatto di luce
più vivida per lei è un trasalimento di emozioni fisiche, un comporsi di zone tonali da
armonizzare tra loro, convinta in profondo di realtà accertabili: la storia, per
progredire e riprendere con slancio il suo corso, ha necessità di ripetere se stessa: e
ai tempi nostri - quanto è vero - serve riflessione e misura, soffermarsi sui valori
anche morali che nessun azzardo può modificare, un approfondimento di quei criteri che
confortano e riposano, certo, senza ottundere, senza saziare di compiacimenti."

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