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in copertina:

   Ettore Calvelli

   Venezia
  Ritratto (medaglia FAO

 

 

GALLERIA PONTE ROSSO
20121 - Milano via Brera 2
Tel./Fax 02/86461053
E-mail:ponterosso@ponterosso.com
Corrispondenza: via Monte di Pietà 1/A
Orario di apertura: 10-12.30  /  15.30-19
Chiusura: domenica mattina e lunedì

  

ETTORE CALVELLI
Treviso 1912 - Ponte di Legno 1997


Dal 1° al 25 marzo 2007 

Inaugurazione giovedì 1° marzo alle h 18

Ettore Calvelli è nato a Treviso nel 1912. Ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Milano; ha tenuto mostre personali in molte città italiane e straniere. A Milano ha svolto anche un'intensa attività di insegnante: per trent'anni è stato professore di disegno e scultura alla Scuola degli Artefici di Brera e per sedici docente al Liceo Artistico delle Orsoline. Calvelli è presente con le sue medaglie ed i pannelli in bronzo in importanti collezioni pubbliche e private; sue medaglie si trovano, inoltre, nei musei di Milano, Roma, Recanati, Cento, Bologna, Ravenna, Treviso, Venezia, Assisi, Piacenza e nel Museo d'Arte Moderna del Vaticano. Per la F.A.O. l'artista ha eseguito quattro medaglie dedicate a Cerere e, nella sede di Roma, 42 medaglie ornano un'intera parete. Altri lavori importanti realizzati da Calvelli si trovano: nella chiesa di Poia, nel convento francescano del Tonale, presso la cappella dell'isola di San Francesco del deserto nella laguna veneta. Calvelli, dopo aver vissuto per decenni a Milano, si trasferì definitivamente a Ponte di Legno dove già aveva il suo studio; lì si è spento il 5 gennaio 1997.

Ha scritto di lui Mario Traina (1983):

(...) Le medaglie. Sono un mondo a sé in cui l'artista spazia sicuro, vero dominatore della materia, attingendo alle vette più alte della lirica. Ad aiutarlo c'è anche il sentimento religioso, fortissimo. Quasi tutte le medaglie denunciano questa fede tanto ferma quanto ingenua, che sa trasformarsi in una carica spirituale dirompente ogni volta che è in gioco un tema sacro. E allora ben si capisce come il tondello, di per sé troppo angusto, esploda letteralmente sotto il bulino di Calvelli per accogliere un torrente di idee, sentimenti, immagini, figure dove l'arte si fonde armonicamente con la fede, la realtà con la leggenda, la storia con la poesia. Un mondo incantato di sogno. (...)

Ma c'è anche un altro Calvelli, biricchino.... Artista religioso, certo; medaglista dei Papi, anche, oltre che di Madonne e Santi e del Congresso Eucaristico Nazionale di Milano. Ma chi sa e può dire quanto sia grande il cuore di un artista? Ed ecco spuntar fuori il Calvelli profano e dover scegliere se preferire questi o il primo, è un'impresa improba, impossibile. Sono le due anime di Calvelli, convivono insieme. Ah, quei corpi meravigliosamente nudi e potenti nella loro forza vitale; quei volti, quelle espressioni di amanti che gridano l'eterna lotta tra amore e peccato, passione e violenza. Un cuore in tempesta quello di Calvelli. Fino a quando, a placare le acque, non sopraggiunge un Santo o una Madonna. Allora il ciclo si ricompone nel suo equilibrio perfetto. (...)

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