Martedì 7
novembre 2023
alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano), inaugura HE-ART,
mostra personale di Paolo
Paradiso.
In questa nuova mostra
l’artista presenta oltre 25 dipinti tutti inediti, realizzati dal 2020 ad
oggi.
Il tema è il suo
“classico”: l’America, in particolare New York, la città che più lo ha
ispirato e che continua ad ispirarlo. La mostra è dedicata in prevalenza
all’America degli anni ’50 e ’60, periodo particolarmente amato
dall’artista, ma saranno esposti anche alcuni dipinti di grande formato
dedicati alla New York degli ultimi decenni.
Paolo
Paradiso è
nato a Milano. Appassionato e attratto dalla pittura da sempre, decide di
intraprendere studi di grafica pubblicitaria, pur continuando a dedicarsi
alla pittura. Nel 1978 apre un suo studio fotografico e collabora con
riviste di moda e studi pubblicitari. Nel 1983 decide di trasferirsi a
Chicago.
Durante il periodo “americano” la pittura diviene la sua attività prevalente
e nel 2003 espone la sua produzione alla Michael H.Lord Gallery of Chicago.
Nel 2004 ritorna a Milano e vince il “Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza”
organizzato dalla Galleria Ponte Rosso che da allora lo rappresenta. Le
esposizioni di Paradiso hanno riscontrato da subito un notevole successo,
consolidatosi negli anni seguenti fino a oggi. Attualmente vive tra Milano,
Parigi e Barcellona.
“Ammalarsi di America.
Per comprendere i sentimenti di Paolo Paradiso nei confronti degli Stati
Uniti, tra amore e ammirazione, tra realtà e sogno, le parole di Mario
Soldati in “America primo amore” appaiono illuminanti. Scrive Soldati:
“L'America non è soltanto una parte del mondo. L’America è uno stato
d'animo, una passione. E qualunque europeo può, da un momento all’altro,
ammalarsi di America”.…
L’America di Paolo Paradiso è quella degli Anni Cinquanta che, spiega
l’artista, “durarono troppo poco”.
E’ l’America che coincide con New York. Con le grandi strade e i grandi
grattacieli. Con Central Park. E’ la New York che espone a Broadway la
pubblicità luminosa delle sue pieces teatrali e dei suoi film.…
L’America che Paradiso ama è quella delle Buick Special e delle Chevrolet
Bel Air dalle scintillanti lamiere e dai paraurti cromati. E non importa che
Mignon Mc Laughlin abbia scritto che “un'auto è inutile a New York”. La Mela
ha i suoi riti. E le automobili sono al vertice della ritualità. A
cominciare da quegli yellow cab entrati prepotentemente, assieme alle auto
della Polizia, nelle pagine della letteratura. (…). (Andrea
Bosco, 2019)
