In
occasione del centenario della nascita dell’artista, anniversario
posticipato all’anno in corso per cause legate all’emergenza
sanitaria, una serie di iniziative ripercorre la storia artistica e
l’opera di Ernesto Treccani (Milano 1920-2009), il cui costante
impegno fin dall’epoca giovanile si è mosso in parallelo tra i fatti
dell’arte e quelli della vita, scandendo un’esistenza caratterizzata
dalla partecipazione attiva e ininterrotta alle vicende della
collettività, alla realtà politica, sociale e umanitaria.
La mostra alla Galleria Ponte Rosso, di intesa con il Comitato per
la tutela dell’opera di Ernesto Treccani, presenta trenta opere
realizzate nel corso della lunga attività dell’autore a partire
dalle prime prove realiste, come Violette e coltello, 1944, fino
alla più recente Crocifissione, 2000.
Nel mezzo pittorico Treccani rende esplicita la condivisione della
volontà di riscatto sociale degli umili, la percezione del senso di
isolamento delle periferie industriali, il desiderio di libertà
raffigurato dal lirico volo dei gabbiani, la riscoperta degli
“elementari” ritrovati nei frammenti del quotidiano, l’immersione
nella natura splendente come volontà di recupero di un mondo
migliore, di una emancipazione collettiva tradotta in arte tra
visioni e intuizioni sinestetiche e metamorfiche di siepi e fiori,
di suoni e sensazioni.
L’esposizione è accompagnata dal volume, risultato di capillari
ricerche di archivio, dal titolo Ernesto Treccani nel centenario
della nascita. Arte e vita, a cura di N. Colombo, L. Giudici,
prefazione di M. Muzio Treccani, Silvana Editrice, Cinisello
Balsamo.
Cenni biografici
Ernesto Treccani,
nato a Milano nel 1920, entra giovanissimo nei gruppi di avanguardia
artistica e di fronda nei confronti della cultura fascista. Fondatore e
direttore, a 18 anni, della rivista “Corrente”, espone fin dagli esordi alla
Bottega di Corrente, alla Galleria della Spiga e Corrente, alla Galleria del
Milione a Milano.
Dopo la Resistenza i temi della sua pittura incontrano la realtà contadina
calabrese e il paesaggio urbano di Milano e Parigi, temi che riprenderà
successivamente.
Dagli anni ’60 si intensificano le mostre e l’instancabile impegno umano e
artistico vòlto alla diffusione della cultura. Esegue importanti cicli
pittorici e la ricca serie dedicata al “giardino splendente” e alle siepi.
Nel 1978 dà vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative nei diversi
campi della cultura e dell’arte e luogo di raccolta di studi e documenti
sugli anni di Corrente e del Realismo.
Nel 1989 il Comune di Milano gli dedica un’ampia antologica a Palazzo Reale,
seguita nel 2003 da una grande mostra al Palazzo Bandera di Busto Arsizio.
Nel 2008 di nuovo a Palazzo Reale, Treccani ottiene una sala nella mostra
Corrente, le parole della vita. Opere 1930-1945. Montichiari, città natale
del padre dell’artista, il senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, apre le
sale di Palazzo Barberino nel 2009 con una antologica dedicata a Ernesto
Treccani, poco prima della sua scomparsa, avvenuta a Milano nella sua amata
Casa delle rondini.
