CASTELLO MEDICEO DI MELEGNANO
dal 13 al 28 aprile 2002 |
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La Giuseppe
Motti è nato ad Arena Po (Pavia) sulle rive di quel fiume che si è sempre portato nel
sangue. Ha studiato all'Accademia di Brera, a Milano, dove risiede. Agli inizi della sua
carriera artistica aderì al movimento dei Chiaristi, non tanto, ci sembra (per come poi
il suo linguaggio espressivo si è rivelato) per elezione e affinità, quanto per protesta
e rifiuto della retorica novecentista. Dopo la fine del conflitto mondiale, fu tra i più
fervidi animatori del gruppo della Galleria Borgonuovo, culla del realismo: movimento nel
quale Motti è venuto realizzando la sua personalità artistica, elaborando un linguaggio
espressivo assolutamente e inconfondibilmente suo, sempre evolventesi e sempre più libero
e sciolto da schematismi precostituiti: un linguaggio di volta in volta
"inventato". La sua attività è stata ripetutamente sottolineata dai consensi
della critica più qualificata e qualificante; nè vale qui elencare i riconoscimenti
ufficiali. Basti pensare che già nel 1965, per fare un esempio abbastanza indicativo, il
comune di una città come Milano, che non mancava certo di uomini prestigiosi nel campo
delle arti figurative, apriva per la prima volta i battenti della Rotonda di via Besana
con una antologica di Motti.Cui seguirono, per limitarci solo a quelle, tralasciando il
lunghissimo elenco di personali presso gallerie in molte città italiane, antologiche
sempre volute e realizzate da enti pubblici: al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, 1966 -
alla Casa del Mantegna a Mantova, 1971 - nel Municipio di Jesolo, 1973 - nel Castello
Mediceo di Melegnano, 1978 - nel Municipio di Stradella, 1978 - a Reggio Emilia nel
Palazzo del Capitano del Popolo, 1979 - a Ferrara nel Castello Estense, 1980 - a Villa
Litta di Gambolò, 1981 - al Museo Ricci Oddi di Piacenza, 1988 - al Castello Mediceo di
Melegnano, 1989 (le ultime due postume). Anche dei numerosi premi conseguiti citiamo solo
i più prestigiosi per antica storia e tradizione: Premio Suzzara 1950 e 1958 - Premio
Ramazzotti 1961 - Premio Fondazione Feltrinelli della Biennale d'Arte di Milano 1969 -
Premio Campione d'Italia 1970. Sue opere figurano in gallerie pubbliche e collezioni
private a Londra, Varsavia, Parigi, Francoforte sul Meno, Mosca, Cipro, Praga, Boston e
Washington
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GIUSEPPE MOTTI
Il pittore del Po |