PRO LOCO
di
CODOGNO
Piazza XX settembre 2
Codogno
dal 18 novembre al 2
dicembre 2001 |
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Opere di: |
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Ugo V. BARTOLINI
Dina BELLOTTI
Alfredo BELTRAME
Luigi BRAMBATI
Mario CORTIELLO
Silvio CONSADORI
Teodoro COTUGNO
Carlo DALLA ZORZA
Cristoforo DE AMICIS
Francesco DE ROCCHI
Umberto FAINI
Donato FRISIA
Piero GIUNNI
Savino LABO'
Dino LANARO
Tiziano LOMBARDINI |
Chiara LURAGHI
Attilio MELO
Vito MELOTTO
Cesare MONTI
Enzo MORELLI
Gino MORO
Giuseppe MOTTI
Giuseppe NOVELLO
Ezio PASTORIO
G. PERELLI CIPPO
Giuseppe SENIGAGLIA
SPERATI
A. di SPILIMBERGO
Enrico SUZZANI
Guido TALLONE
M. VELLANI MARCHI |
Lo scrittore portoghese Josè Saramago ha detto che... "il paesaggio
è la cosa più abbondante che c'è sulla terra, circonda la nostra vita, ne migliora la
qualità, esaltando la concezione del bello". Dino Buzzati tuttavia, soleva
simpaticamente affermare che ci sono pittori i quali, quando si appropriano di una veduta,
ne interdicono automaticamente l'uso al pubblico. L'isola di S. Giorgio di Guidi, non è
quella che ammiriamo dal vaporetto sul Canal Grande; il Monte Rosa di Guttuso non è
quello dove si va a sciare; le marine di Sassu, non sono quelle dove possiamo trascorrere
una rilassante settimana estiva. I paesaggi italiani di questa mostra sono invece stati
dipinti da artisti che non ne compromettono certamente la vivibilità. Sono luoghi dove è
bello sdraiarsi al sole, passeggiare, contemplare, respirare aria pura, sentire l'odore
della terra smossa, del vento che soffia lieve, come se fossimo immersi in un sogno
bucolico, dal quale vorremmo non più svegliarci. In occasione della Fiera Autunnale, ecco
dunque la Pro Loco contribuire a rasserenare le menti, rinverdire ricordi, mostrando
scorci stupendi della nostra bellissima Italia, su tele da amare una ad una. Sono presenti
artisti che interpretano magnificamente la più pura tradizione figurativa del concetto di
paesaggio, espresso nella sua struttura di forma-colore, che costituisce sempre un'idea
base della pittura. Nella odierna civiltà del denaro, dove le ripetizioni e la fretta
sono idoli dominanti, pittori che misurano con tanta paziente coerenza la costruzione del
vero, paiono personaggi di vecchi tempi ormai trascorsi. In loro esiste quel raro continuo
equilibrio fra elementi di cultura (la conoscenza della storia dell'arte) ed elementi di
praticità (il gusto morbido della pennellata) che danno subito gioia, ma permettono poi
di continuare a contemplare una cosa bella (il quadro) che non seguirà certamente le
fragili mode. E' un gruppo variegato di artisti, ma con affinità creative, comuni
rintocchi tematici e stilistici, alti valori di sensibilità nell'interpretazione del
paesaggio. Godiamoci, quindi, questa mostra "italiana", queste finestre aperte
sulla natura, irrinunciabile archivio della nostra memoria, in quei profondi meandri che
contribuiscono a nutrire ed allietare l'animo umano in ognuno di noi: tanti Ulisse che
vogliono riapprodare alla loro Itaca.
Emilio Gnocchi
Presidente della Pro Loco

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Il paesaggio italiano
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