MARIO VELLANI MARCHI, 1895
Modena 1895 - Milano 1979
Studia all'Accademia di Belle Arti di Modena. Nel 1914 vince il concorso
"Pensionato Poletti" di pittura. Partecipa come ufficiale alla prima guerra
mondiale. Nel 1924 conosce lo scultore Giuseppe Graziosi e Pio Semeghini. Nello stesso
anno espone per la prima volta alla Biennale veneziana alla quale parteciperà in seguito
a undici edizioni. A Milano dove si trasferisce nel 1925 è tra i fondatori con Bacchelli
e Orio Vergani del cenacolo baguttiano. Fa parte della redazione della "Fiera
Letteraria", collabora con la rivista "L'Illustrazione Italiana" e lavora
per il Teatro alla Scala creando scene e costumi per importanti e nuovi allestimenti.
Compie numerosi viaggi in Africa, America, Europa riportando una ricca messe di disegni.
La sua pittura evolve da una impostazione classica ad un esito espressivo più personale,
maturato nella suggestione della "Scuola di Burano". Di questa
"scuola" egli è considerato insieme all'amico veneziano Carlo Dalla Zorza
rinnovatore e maestro della seconda generazione.Il paesaggio lagunare, gli orti, gli
interni con le giovani merlettaie al tombolo, rivelano nella sua pittura un rapporto di
umanità affettuosa con la realtà che lo circonda e che egli osserva con attenta e
trepida partecipazione. Questa "umanità affettuosa" ha saputo esprimere con i
mezzi della pura pittura superando poeticamente tecnicismi e teorie.
Biennali veneziane: 1924, '28, '30, '32, '34, '36, '38,
'40,'42,'48,'50.