CHIARA
LURAGHI
Dall'8 novembre
al 2 dicembre 2007
Inaugurazione
giovedì 8 novembre alle h 18
Un anno con gli amici
"C'è qualcosa di nuovo oggi
nel sole, / anzi d'antico: io vivo altrove e sento / che sono intorno
nate le viole." Com'è bello comunicare il risveglio festoso
della primavera. Con le parole o con il linguaggio della pittura. Ogni
stagione ha i suoi colori: l'ispida grazia della primavera, lo
splendore dell'estate, il giallo languido o acceso dell'autunno,
dell'inverno il bianco silenzioso. E il settembre dell'uva? e il
melograno, la zucca, il caco, il pungitopo? Ma io vorrei andare oltre.
Alla stagione del sentimento, ai luoghi della serenità, all'evento
dei mandorli in fiore. Sentimenti che dono ai miei amici, agli amici
dei miei dipinti e della pittura. Con l'augurio di cuore di un 2008
dove i desideri vengano esauditi, dove nascano altri desideri, dove i
sogni vaghino sospesi... Che i miei dipinti siano accanto a voi mese
per mese, per dodici tornate di pagina, in uno scambio di compagnia
calorosa.
Chiara Luraghi
Chiara Luraghi nasce a Milano. Si dedica presto e seriamente allo
studio della pittura percorrendo un lungo tirocinio tecnico con i
maestri: Genny Mucchi, Domenico Cantatore e Candido Portinari, noto
pittore brasiliano. Affronta la sua prima mostra personale a Roma nel
1956 e nella sua città, a Milano nel 1958. Ne seguiranno numerose
altre in varie città italiane alternate ad importanti mostre
collettive nazionali. Fra le altre: VII e VIII Quadriennale di Roma,
Biennali di Milano alla Permanente, Premio Campione d'Italia, Premio
città di Marsala, Premio Michetti, Maggio di Bari. Matura nel tempo
la sua personalità artistica impegnandosi in una ricerca ininterrotta
di stile e di linguaggio, scandita dai toni dominanti della sua
tavolozza, che pur ricca di finezze cromatiche alterna periodi scuri a
periodi chiari. Un'alternanza che rivela la natura sensibile del suo
animo sempre in rapporto emozionale con i modelli e i temi della sua
arte. Sono i fiori, le cose semplici ed umili della vita quotidiana, i
paesaggi luminosi delle dolci colline del Garda, le persone care.
Compone con misura ed eleganza e sa pervenire con speditezza e sintesi
pittorica ad un rigoroso equilibrio formale. E questo avviene,
avvertono i critici, con spontaneità e naturalezza, perché la sua
pittura "è collegata al senso più vero della vita, inteso come
rapporto con la natura, con le stagioni, con il volgere delle luci,
con il trascorrere del tempo". Artisti, scrittori e critici
illustri hanno parlato di lei e della sua arte in varie occasioni come
Filippo Abbiati, Luciana Baldrighi, Riccardo Barletta, Renzo Biasion,
Francesca Bonazzoli, Leonardo Borgese, Liana Bortolon, Rossana
Bossaglia, Arturo Bovi, Luciano Budigna, Domenico Cantatore, Raffaele
Carrieri, Corrado Corazza, Mauro Corradini, Stefano Crespi, Cristoforo
De Amicis, Raffaele De Grada, Enzo Fabiani, Cecilia Gandini,
Sebastiano Grasso, Massimo Infante, Ermanno Krumm, Mario Lepore,
Eugenio Luraghi, Giorgio Mascherpa, Mario Monteverdi, A. Natali,
Alcide Paolini, Franco Passoni, Domenico Porzio, Attilio Rossi,
Alberico Sala, Leonardo Sinisgalli, Sergio Solmi, Giovanni Stipi.