PRO LOCO
di
CODOGNO
Piazza XX settembre 2
Codogno
dal 12 al 26
novembre 2000 |
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Dipinti di: |
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Ugo Vittore BARTOLINI
Luigi BRAMBATI
Aldo CARPI
Silvio CONSADORI
Teodoro COTUGNO
Luigi FILOCAMO
Felicita FRAI
Savino LABO'
Dino LANARO
Tiziano LOMBARDINI
Chiara LURAGHI |
Attilio MELO
Vito MELOTTO
Giuseppe NOVELLO
Ezio PASTORIO
G. PERELLI CIPPO
Giuseppe SENIGAGLIA
A. di SPILIMBERGO
Enrico SUZZANI
Guido TALLONE
M. VELLANI MARCHI |
Nel recarmi lo scorso ottobre nelle accoglienti sale della Galleria d'arte
Ponte Rosso, in via Brera, nel cuore di Milano, ho trovato sotto le luci che scendevano da
un alto ed immacolato soffitto a stucchi, una cara, dolce, innamorata immagine della
natura e del vero. Erano stati preparati i quadri per la tradizionale mostra novembrina in
occasione della Fiera Autunnale di Codogno, quadri che emanano felicità. Felicità degli
artisti, che di talune semplici giornate trascorse tra marine e boschi, campi e colline,
strade od interni di case, rapiscono e rendono eterna l'immagine catturata, nel loro
spazio dipinto. Questa visione preventiva delle opere, prima della mostra, è per me
sempre un'emozione impareggiabile, una scoperta continua, come per un filatelico sfogliare
un nuovo album di rari francobolli. Una valle, un lago, un prato, alcune case, oggetti
polverosi posti su di un tavolo, frutti acerbi in un cesto di vimini: la spinta emotiva
del pittore è la trave portante del dipingere. Mutano i luoghi, le ore, le luci del
giorno, ma per lui quel particolare momento non si spegnerà più, rimarrà uno spazio di
tela, tavola, carta dipinto, che esisterà, fortunatamente, per sempre. Gli artisti, con
le loro immagini, rappresentano da par loro il mondo, e quando sono maestri indiscussi,
quali quelli presentati a questa rassegna, non potranno mai venire smentiti od accantonati
nella soffitta del fuori moda, come spesso avviene per tanti pittori di presunta arte
contemporanea. Questi, invece, sono pittori che stanno veramente nel tempo, con una
personale misura poetica, una coerenza stilistica che è la loro ragione vitale, donatori
di un godimento visivo esaltato dalla freschezza del colore e dall'abilità nel tracciare
la forma. E' una pittura, sia d'interni che d'esterni, che dalle pareti parla a lungo e
con voce suadente, tanto che quando le opere vengono staccate ed imballate al termine
della rassegna per tornare in galleria a Milano, questo repentino cessare di colloquio,
durato due settimane, fa sorgere in tutti noi della Pro Loco una sottile, impalpabile, ma
reale vena di malinconia.
Emilio Gnocchi
Presidente della Pro Loco

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Lo spazio dipinto
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